Secondo evento dedicato agli allevatori/casari/salumieri e ai ristoratori/albergatori del territorio del GAL Casacastra

Ieri è stato realizzato il secondo evento dedicato agli allevatori e ai ristoratori/albergatori attivi nel territorio del GAL Casacastra nell’ambito del progetto Nobili Cilentani in collaborazione con il Consorzio Cilento di Qualità. Con l’accompagnamento di Roberto Rubino (presidente dell’Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo – ANFOSC) e dei suoi collaboratori Michele Pizzillo ed Adriano Gallevi è stata offerta una degustazione guidata dei formaggi degli allevatori e casari del territorio della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo presso Stabilimento Djembè Club, Località Porto, Marina di Camerota. Ringraziamo i/le proprietari/e e i dipendenti dello Stabilimento per la generosa, gentile e puntuale accoglienza, e auguriamo loro una stagione balneare di successo.

L’obiettivo della giornata era di far degustare ai ristoratori e albergatori i prodotti eccellenti degli allevatori, casari e salumieri cilentani, favorendo la reciproca conoscenza e quindi la nascita di una relazione commerciale diretta tra le due parti in una logica di filiera corta.

Cercare di condividere non solo il livello qualitativo dell’offerta di formaggi e salumi cilentani, ma anche cogliere spunti per l’offerta futura. Tanto è vero che dopo il primo evento alcuni allevatori hanno avuto un accompagnamento tecnico finalizzato alla realizzazione di formaggio morbidi (tipo robiola) che sono stati degustati in anteprima nel corso dell’evento.

Tra gli allevatori/casari presenti con i loro prodotti c’erano:

  • Pasquale Scotellaro delle aziende Dalla Terra alla Tavola e Martorella Nicolina del Fortino di Casaletto Spartano che hanno un allevamento di podoliche, pecore e capre, produzione di formaggi, salumi e macelleria. Pasquale ha fatto degustare le sue robiole (capra e mista), formaggi stagionati, salami, culatello, prosciutto e bresaola;
  • Fabio Matrella dell’Agriturismo La Contadina di Alfano che ha fatto degustare la sua robiola,il caciocavallo con la soppressata, la ricotta e la mozzarella nella mortella;
  • Pietro e Carmelina Amato allevatori e casari dell’azienda Rizzo Carmelina di Monte Grosso di Casaletto Spartano con un caciocavallo stagionato di 2 anni, robiola, e altri formaggi
  • Emanuela Caputo e Ciro Forte, allevatori e casari dell’azienda agricola Forte Ciro di Licusati con robiola e primo sale.

Alessia Avallone della Azienda Agricola Tenuta Santi Quaranta di Licusati (Camerota) ha fatto degustare due suoi oli extravergine di oliva – Est (coratina, leccino e frantoio) e Mater (pisciottana) – premiati da Slow Food.

Era presente anche Michele Esposito, allevatore e norcino dell’azienda agricola Terra Mancina di Caselle in Pittari e Raffaele Cerullo dell’azienda agricola I Nidi della Luna di Centola.

Per quanto riguarda le strutture ricettive e della ristorazione erano presenti;

  • Lido Djembè Club – Marina di Camerota;
  • Ristorante Angiolina di Marina di Pisciotta;
  • Azienda Donna Clara di Camerota;
  • Franca Bello, proprietaria di una casa vacanze a Tortorella;
  • Domenico Bruno dell’azienda omonima di Casaletto Spartano.

Per il Consorzio Cilento di Qualità erano presenti il presidente Sandro Legato e la responsabile della segreteria Raffaella Andresano.

Dopo la stagione estiva, il progetto ha intenzione di continuare ad organizzare almeno uno di questi eventi ogni mese, sempre in collaborazione con il Consorzio Cilento di Qualità.

Ricordiamo di seguito brevemente gli obiettivi del progetto Nobili Cilentani che nasce dal riconoscimento che l’allevamento zootecnico costituisce una componente rilevante del settore agricolo del territorio della Comunità Montana. Sono attivi alcune centinaia di piccoli e medi allevatori con diverse migliaia di capi bovini, caprini, ovini, suini e avicoli. Una zootecnia realizzata in modo non intensivo, generalmente al pascolo semibrado e brado, integrata nell’agricoltura, alimentazione e cultura locale.

Il declino del settore mette a rischio il presidio ambientale e la valorizzazione sostenibile della risorsa terra, già sottoutilizzata e soggetta al rischio elevato di dissesto idrogeologico, perdita di biodiversità e incendi estivi. Per un rilancio della zootecnia del territorio, il progetto Nobili Cilentani sta mobilitando gli allevatori in uno sforzo teso ad integrare le loro conoscenze e metodologie di allevamento con quelle sviluppate dalla ricerca scientifica nei campi del miglioramento genetico, sicurezza sanitaria, preparazione dei pascoli, alimentazione naturale, caseificazione, lavorazione della carne e gestione economica aziendale.

Il progetto sperimenta e diffonde il Metodo Nobile che individua proprio nelle accezioni negative del territorio cilentano – le basse rese – il fattore di qualità e di caratterizzazione della sua diversità. Studi hanno dimostrato che abbassando i livelli produttivi si ha un’esaltazione dell’odore e, quindi, delle componenti voltatili, e un miglioramento del valore nutrizionale dell’alimento. Però, poco si sa delle molecole e dei fattori che influenzano il gusto. L’ipotesi che il Metodo Nobile adotta è che i polifenoli svolgano un ruolo determinante non solo nel rafforzamento del valore nutrizionale, ma anche nella formazione del gusto dell’alimento.

Da questo punto di vista, il progetto sta verificando la relazione che c’è fra polifenoli, sapore e qualità dietetico-nutrizionale e quanto diverso sia il loro contenuto in relazione al sistema di alimentazione degli animali. Le analisi realizzate dal laboratorio di Scienze Agrarie dell’Università di Napoli Federico II sulle materie prime e i prodotti (erbe, fieni, latti, carni, uova, formaggi, insaccati, etc.) di un panel di aziende partner riguardano la composizione chimica, i polifenoli, le componenti volatili, il profilo acidico dei grassi; mentre le analisi sensoriali permettono di verificare la relazione con il gusto.

Particolare attenzione viene dedicata dal progetto alle attività di divulgazione che hanno la finalità di incrementare la consapevolezza dei produttori locali sulle caratteristiche dei prodotti, sulle loro qualità organolettiche, sulla composizione chimica e aromatica dei prodotti e sulle nuove modalità produttive testate. Essa vuole anche rivolgersi ai ristoratori e agli albergatori del territorio per far conoscere le qualità nutrizionali e organolettiche dei prodotti ottenuti con il Metodo Nobile.

Partner del progetto sono: Comunità Montana Bussento-Lambro e Mingardo (capofila), Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno, Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, 9 aziende agro-zootecniche del territorio cilentano.

Il progetto è finanziato dal GAL Casacastra nell’ambito della Misura 16 “Cooperazione”; Tipologia di Intervento 16.1.1 “Sostegno per la costituzione e il funzionamento dei GO del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Azione 2 “Sostegno ai Progetti Operativi di Innovazione (POI)”

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